Cercando Yolanda

cercando yolanda.jpg
Autore: Titti Preta
Sottotitolo: Vita in controluce di Dalida “la Calabrese di Parigi”
Genere: saggio
Lingua: italiano
Collana: Fuori Collana. 38
 
brossura
Pagine: 114
Formato: 13x20 cm
ISBN: 9788868154554
Prezzo: € 13,00
Edizione/Anno: 2/2023
 
Leggenda per almeno una generazione, Yolanda Cristina Gigliotti, in arte Dalida, dall’Egitto conquistò la Francia e il mondo. Artista bella e talentuosa, di un perfezionismo al limite dell’assurdo, è stata una donna sensibile e fragile, che ha in continuazione ricostruito il puzzle della sua vita, alla ricerca della felicità. Rompendo gli schemi, Yolanda, di origine calabrese, emigra giovanissima a Parigi, e sfonda con Bambino, diventando Dalida. Molti i suoi compagni, cocenti le delusioni, e l’ombra del suicidio sempre in agguato. Il grande amore distruttivo e travolgente, che segnò la sua vita, fu quello con Luigi Tenco. Guardando la discografia, spaventa la mole di lavoro per una donna talmente immersa in un mondo falsamente dorato da non avere tempo e pazienza per crearsi una famiglia, perché tutto ruota intorno allo stesso centro: la carriera. Proviamo commozione per una cantante che ha toccato l’anima, tessendo una rete di emozioni e sentimenti veri e dandosi in pasto al suo pubblico, senza risparmio. Dalida incarna la difficoltà di conciliare l’apparire e l’essere, ma rappresenta un modello femminile fatto di caparbietà e determinazione, studio e ricerca, nonostante i demoni che accompagnarono la sua esistenza, in bilico tra tragedia e glamour. Dalida muore nella notte tra il 2 ed il 3 maggio 1987 per un cocktail di barbiturici e whisky, a 54 anni. Secondo il fratello Bruno, Yolanda si è suicidata per uccidere Dalida: “Il conflitto tra la donna e l’artista era ormai insaziabile. Dalida aveva tutto, il successo, la ricchezza. Yolanda invece era rimasta sola, senza un uomo e senza figli”.
 
ANTEPRIMA - +INFOAUTORE
 
Maria Concetta Titti Preta, Cavaliere al merito della Repubblica, docente di Lettere Classiche e antichista (ha studiato Archeologia), dopo essersi occupata di Epigrafia Latina e di Beni Culturali, debutta nella narrativa con il romanzo mistery Il segreto della ninfa Scrimbia, che si aggiudica il premio Nazionale Le Parole di Arianna. La carriera letteraria prosegue col noir La signora del Pavone blu e con i racconti Rosaria detta Priscilla e le altre-Storie di violenza e femminicidio e Angela, la Malandrina-Storia di brigantaggio e libertà, opere che hanno riscosso riconoscimenti a livello nazionale e che svelano l’ecletticità della scrittrice. Con l’inedito Bella di notte è arrivata seconda al Premio Letterario Parole nel vento. Dal 2016 al 2021 pubblica: L’ombra di Diana, Ragazza del Sud, Il sigillo della dea Pandina, L’abbraccio della notte (la saga criminale del Mostro di Firenze) e Sulle orme di Byron. Con Gli occhi neri di Aisha (l’immigrazione vista dai minori non accompagnati), Dai che ce la fai (il bullismo raccontato ai ragazzi) e La Malandrina si dedica alla narrativa per le scuole. Compone liriche di ogni tipo, versifica leggende e miti della Magna Grecia, che ama far conoscere attraverso passeggiate culturali organizzate nella sua città e attraverso la saggistica storico-archeologica, come: Il municipium di Vibo Valentia, Fata Smeralda e altre storie, Nove come le Muse. Ultimo nato: Le donne sono isole, Riflessioni sulle solitudini femminili in età classica. Le sue recensioni letterarie, i reportage giornalistici e ogni altro scritto creativo si trovano nel blog: mariaconcettapreta.altervista.org. L’amore per Dante la porta a divulgare da anni la Divina Commedia, recitandola e narrandola, attraverso i canali social e la radio.